Il mio stile
Mauro Ermanno Giovanardi
Carrara, Via del Plebiscito
mercoledì 22 luglio
Mauro Ermanno Giovanardi Quartetto
Voce Mauro Giovanardi
Chitarre Marco Causino
Basso Alessandro Gabini
Batteria Leziero Rescigno
A quattro anni dall’ultimo CD di inediti che lo portò sul palco dell'Ariston con Io Confesso, e a due dal fortunato lavoro con i Sinfonico Honolulu che gli è valso la Targa Tenco 2013 come miglior interprete, Mauro Ermanno Giovanardi (Joe), ritorna con un suo album tutto nuovo, prodotto da Produzioni Fuorivia, distribuito da EGEA e con la produzione artistica di Leziero Rescigno e Roberto Vernetti con il contributo irrinunciabile dello stesso Giovanardi: Il Mio Stile.
Il Mio Stile mutua il suo nome dall’unica cover presente nel nuovo disco, Il Tuo Stile di Léo Ferré, brano potente dove ogni parola è un macigno e con il quale cimentarsi è un'impresa. “Dopo anni di elaborazione ho trovato la mia chiave di lettura. Malsana, ruvida, ispirata. Maledettamente punk. Ed è una scelta precisa che sposta necessariamente le coordinate”. Disincantato, sexy, soul, sincero, e sempre con tanto immaginario cinematografico: così si potrebbe sintetizzare lo spirito di questa nuova raccolta di testi e musica, pensata come un film a episodi coi colori della Nouvelle Vague e del cinema di Quentin Tarantino.
Il disco si apre con un trittico dalle sfumature Black e segna il passo a ricette mai sperimentate. Soul Kitchen. L’esempio più eclatante è il gospel di Se C'E' Un Dio, dagli inediti toni letterali, mai così espliciti ed ironici fino ad ora.
Tre Volte invece è una ballata dalle atmosfere calde e delicate, che rimandano direttamente a un club newyorkese@quartiere Harlem. Tarantino, Morricone e l’immaginario da Grande Frontiera aleggiano in Aspetta Un Attimo, che con il sorriso del sarcasmo, si scrolla di dosso finzioni e superficialità di un rapporto, come la polvere dalla sella, con un secco colpo di mano. In Quando Suono (primo singolo in rotazione radiofonica che anticipa l’album) il mood si sposta in direzione oltralpe, prende una boccata d’aria e indossa le Repetto di Monsieur Gainsbourg. La musica è salvifica, nonostante tutto.
I toni poi mutano in Nel Centro Di Milano, il clima è quello del bianco e nero del neorealismo, e l’ispirazione il Luchino Visconti in salsa meneghina. Evocativa e novembrina al punto giusto. Nuda ed intima, essenziale anche nell’arrangiamento. Malinconia che rinnova il cuore. Uno dei momenti più intensi dell’intero lavoro.
Infine, altro passaggio insolito, è Come Esistere Anch’Io, brano scritto e cantato in prima persona femminile. Se in Se C'E' Un Dio la preghiera si fa profana, qui sicuramente è sacra: un’invocazione, una ricerca di identità e del proprio posto nel mondo, che inizia con una citazione che arriva dritta dritta da Sant’Agostino: “Rendimi casta mio dio, ma ti prego non subito”. Completano il disco i brani Sono Come Mi Vedi, Su Una Lama, Più Notte Di Così e Anche Senza Parlare, quest'ultima scritta per Giovanardi dalla mano di Gianmaria Testa.
Ingresso gratuito
Quando |
|
---|
creato: | venerdì 3 luglio 2015 |
---|---|
modificato: | martedì 7 luglio 2015 |