Un bès. Antonio Ligabue
Di e con Mario Perrotta
Spettacolo a pagamento
È la prima tappa del progetto triennale “Progetto Ligabue arte, marginalità, follia” che Perrotta ha pensato sulla figura di Antonio Ligabue, sul suo rapporto con i luoghi che segnarono la sua esistenza e sulla sua creazione artistica. Perché indagare Antonio Ligabue significa indagare il rapporto di una comunità con lo “scemo del paese”, da tutti temuto e tenuto a margine, ma significa anche accettare lo spostamento che provoca una nuova visione delle cose, una visione “folle”, che mette a rischio gli equilibri di chi osserva, costringendolo a porsi la classica domanda: “Chi è il pazzo?”.
“….questo m'interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine - oltre il confine - là dove un bacio è un sogno, un implorare senza risposte che dura da tutta una vita… Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell'umanità e, al contempo, un artista... Voglio stare anch'io sul confine e guardare gli altri e, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori…..” Mario Perrotta
Tre spettacoli in tre anni ma, soprattutto, un progetto "articolato": laboratori in oltre 70 scuole italiane e svizzere, due documentari, mostre, collaborazioni con compagnie italiane e straniere, seminari e fasi di studio in Italia, Svizzera e Belgio, coinvolgimento di decine di artisti di ogni forma d'arte, traduzione e messa in scena in francese e tedesco di alcuni capitoli del progetto.
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creato: | martedì 2 luglio 2013 |
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modificato: | lunedì 8 luglio 2013 |